Elettrochemioterapia

L‘elettrochemioterapia è una moderna terapia oncologica che associa l‘utilizzo di farmaci antitumorali all‘azione degli impulsi elettrici sulle membrane delle cellule neoplastiche. Attraverso l‘utilizzo di elettrodi dedicati, che emettono brevi impulsi elettrici controllati, viene aumentata la permeabilità di membrana delle cellule tumorali aprendo le “porte“ all‘ingresso dei farmaci chemioterapici che vengono inoculati endovena o localmente, aumentandone significativamente l‘efficacia e riducendo la tossicità sull‘organismo.

 

APPLICAZIONE ED EFFICACIA

La principale applicazione dell’Elettrochemioterapia riguarda numerose neoplasie cutanee e sottocutanee, per via della maggiore facilità di accesso e di riscontro dei risultati. Inoltre, l suo utilizzo su tumori della cavità addominale e toracica sta guadagnando grande interesse sia in medicina umana che veterinaria.

Ad oggi è stata verificata la sua efficacia su diverse neoplasie, quali:

  • carcinoma squamocellulare (SCC) della testa e del collo del cane e del gatto;
  • mastocitoma;
  • melanoma;
  • sarcomi dei tessuti molli;
  • fibrosarcoma da inoculo del gatto;
  • carcinoma mammario e linfoma.

Il trattamento elettrochemioterapico può essere effettuato in:

Modalità neoadiuvante: prima della chirurgia per ridurre il volume della neoplasia e facilitare l’intervento. Il numero di trattamenti è legato alla risposta biologica, quindi si può proseguire con applicazioni ogni 2 settimane fino a risultato desiderato

Modalità adiuvante: durante (trattamento intraoperatorio) o dopo la chirurgia per colpire le cellule tumorali rimaste e ridurre quindi la possibilità di recidiva locale.

Il trattamento nei piccoli animali prevede sempre una sedazione più o meno profonda e le complicanze sono rare e riguardano principalmente lesioni locali.

 

I VANTAGGI DELL’ELETTROCHEMIOTERAPIA

L’elettrochemioterapia è una procedura rapida con effetti collaterali lievi e autolimitanti dovuti all’effetto termico locale degli impulsi elettrici. Per ridurne l’incidenza e la gravità si somministrano al paziente farmaci antinfiammatori non steroidei. Il chemioterapico somministrato generalmente non causa effetti avversi.

Il numero di trattamenti è ridotto (2-3 nella maggior parte dei casi) e l’intervallo di 14 giorni consente ad ogni paziente di recuperare dagli eventuali effetti collaterali.

Può essere utilizzata per trattare qualsiasi regione corporea e può essere eseguita in ecoguida per lesioni sottocutanee non ben delimitate o masse muscolari.

Non determina effetti collaterali cronici, non esiste un limite massimo di applicazioni e l’efficacia riportata in letteratura scientifica, sia in setting adiuvante che neoadiuvante, è superiore all’80%.